Il keynote I/O 2023 tenuto da Google il 10 maggio scorso è stato incentrato sull’intelligenza artificiale, con il CEO Sundar Pichai che ha menzionato ripetutamente questo tema durante la presentazione di nuovi progetti, dispositivi e servizi sviluppati da Google e che saranno disponibili nei prossimi mesi o anni.
Tra le tante novità, una delle più interessanti è l’espansione di Google Bard al di fuori degli Stati Uniti, per consentire ad altri mercati di sperimentare la loro risposta a ChatGPT e Bing Chat.
Partiamo dalla domanda più semplice che un utente potrebbe farsi quando scopre questo strumento: che cos’è?
Fondamentalmente, è un chatbot in grado di conversare con una persona rispondendo alle sue domande e generando una risposta dopo aver compreso la richiesta dell’utente. Consente di avere conversazioni su vari argomenti, nel rispetto dei limiti e dei termini di utilizzo
Su che modello di linguaggio è basato?
Google Bard è basato originariamente su una versione più leggera e ottimizzata di LaMDA e ora utilizza PaLM 2 come base. Attualmente si trova ancora in fase sperimentale e riceverà nuove funzionalità nei prossimi mesi, grazie ai feedback degli utenti durante la sua diffusione internazionale.
PaLM 2 (Pathways Language Model 2) è il modello che concorre direttamente con GPT-4, addestrato con 100 lingue diverse, con oltre 540 miliardi di parametri e su 20 linguaggi di programmazione.
Grazie alle sue elevate capacità di ragionamento logico, Google Bard si dimostra eccellente nella risoluzione di problemi matematici e scientifici.
Interfaccia di Google Bard
Una volta visitato il sito ufficiale ed effettuato l’accesso con un account Google, Bard si presenta come un “collaboratore creativo per potenziare l’immaginazione, aumentare la produttività e dare vita alle idee”. Invita l’utente a fare clic sul pulsante “Provalo” per iniziare.
Ogni volta che si riceve una risposta, il sistema fornisce quattro pulsanti:
Pollice in su e pollice in giù per fornire un feedback sull’output;
L’opzione per esportare il contenuto proposto dal chatbot su Google Documenti o come bozza su Gmail;
Il pulsante “Google it” per effettuare una ricerca correlata direttamente sull’argomento trattato, utilizzando uno o più prompt forniti dall’ IA stessa.
L’utilizzo di Google Bard e la protezione dei tuoi dati
Cancellare l’attività con il chatbot avviene tramite il menu in alto a sinistra, alla voce “Bard Activity” , dove si avrà la possibilità di impedire a Bard di memorizzare le istruzioni inviate e le risposte ricevute, proprio come con la cronologia di Google.
In conclusione
Per accedere a Google Bard dall’Italia, è possibile utilizzare una VPN per accedere al sito ufficiale. Bisogna tener conto del fatto che è in fase sperimentale e alcune risposte potrebbero non essere del tutto precise.
Quindi sempre consigliabile verificare le informazioni fornite per migliorare le sue capacità, sicurezza ed efficienza.
Mattia Linardi