L’Internet delle cose (IoT) è una tecnologia in rapida espansione che sta cambiando il modo in cui interagiamo con il mondo fisico. Espressione coniata nel 1999 da Kevin Ashton, si tratta di una rete di oggetti connessi alla rete Internet che possono raccogliere dati e comunicare tra loro.
Grazie all’IoT, i nostri oggetti quotidiani, dagli smartphone alle auto, dagli elettrodomestici alle attrezzature industriali, diventano “intelligenti” e in grado di prendere decisioni autonomamente. Tre sono le componenti fondamentali su cui si basa e sono:
Things: I dispositivi e i sensori gestiti dal sistema IoT;
Network: La tecnologia di comunicazione che permette di far dialogare le “cose”;
Cloud: Lo spazio in cui vengono raccolti, conservati ed elaborati i dati generati dall’intero sistema.
Quali sono le principali applicazioni?
I settori più interessati da applicazioni di IoT sono:
la Smart Home, lo Smart Building, la Smart City e la Smart Mobility, ma anche, e da molto tempo, lo Smart Manufacturing.
L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza delle aziende, sia in termini di produttività sia in termini di spesa. Nella declinazione più canonica, i macchinari sono (o vengono) dotati di sensori e attuatori che raccolgono dati di diversa natura che vengono impiegati all’interno di sistemi di analisi strutturata.
Esempi dell’IoT nelle nostre case e non solo
Esempi di dispositivi IoT sono smartphone, frigoriferi intelligenti, smartwatch, fit band, allarmi antincendio, serrature e biciclette intelligenti, sensori medicali e sistemi di sicurezza intelligenti, oltre agli assistenti virtuali come Alexa, Google Home e molti altri. Oggi, il numero dei dispositivi connessi Worldwide è salito a 17 miliardi. Di questo dato, ben 7 miliardi sono dispositivi IoT (e non stiamo parlando di smartphone, tablet, laptop o linee fisse).
L’utilizzo di Big Data, blockchain e startup
l’IoT offre molte opportunità di business e di miglioramento dei processi. Ad esempio, le aziende possono utilizzare i dati raccolti, i cosiddetti Big Data, per ottimizzare i propri processi produttivi, migliorare l’efficienza energetica e ridurre i costi di manutenzione.
Esiste una correlazione quasi naturale fra le tecnologie dell’Internet of Things (IoT) e dei Big Data. Le prime, infatti, sono produttrici di grandi quantità di dati grezzi, le seconde forniscono gli strumenti per filtrare, ordinare e analizzare questi dati ed estrarne valore.
In un ecosistema di dati come quello dell’IoT ricco di scambio di dati e di informazioni, l’utilizzo della blockchain è sempre più popolare e ovviamente si può notare come possono lavorare insieme. Prima di tutto perché le blockchain hanno natura immutabile. I dati possono essere solo aggiunti e non modificati, per poi essere distribuiti su un gruppo di computer.
Tutto ciò rende più difficili attacchi o violazioni dei dati, inoltre questo sistema decentralizzato aiuta a ridurre i costi e aumentare l’efficienza con l’utilizzo dell’IoT.
Di contro sono tecnologie in rapida crescita ma nate da poco e ,ovviamente, presentano alcuni limiti riguardo lo spazio di archiviazione.
Nascono numerose startup ogni giorno basate su queste tecnologie. Le città possono utilizzarlo per migliorare la gestione dei rifiuti, del traffico e delle infrastrutture pubbliche. Le case possono diventare più intelligenti e automatizzate. Questi sono solo alcuni delle possibilità di utilizzo, attualmente sempre più aziende e investono tantissimo tempo, denaro e lavoro su raccolta da implementare nello specifico.
Rischio Privacy e Sicurezza
Tuttavia, presenta anche alcune sfide e preoccupazioni. Uno dei principali problemi è la sicurezza: poiché molti oggetti connessi all’IoT possono essere vulnerabili agli attacchi informatici, è importante che vengano adottati adeguati protocolli di sicurezza per proteggere i dati e la privacy degli utenti. Un altro problema è la complessità richiede la collaborazione di molte tecnologie e professionisti, dai sensori alle reti di comunicazione, dalla gestione dei dati alla programmazione, sollevando alcune questioni etiche e legali.
Ad esempio, chi è responsabile se un oggetto connesso all’IoT causa danni o lesioni a un utente? Chi possiede i dati raccolti dall’IoT e come possono essere utilizzati? Come può essere garantita la privacy degli utenti?
Nonostante queste sfide, l’IoT offre molte opportunità di innovazione e di miglioramento della qualità della vita. Gli oggetti quotidiani diventano più smart, efficienti e personalizzati, e il mondo diventa sempre più connesso e interconnesso.
Mattia Linardi